Seduzione fatale

Seduzione fatale

Davd LindseyL’incipit di Seduzione fatale di Paul Harper lo pseudonimo di David Lindsey.

Cenarono tardi al Crete.
Il cinese androgino aveva uno smoking senza cravatta, baffi finti e corti capelli nerissimi. L’altro era un bell’uomo, con folti capelli color caramello ben tagliati, occhi grigio azzurri e la mascella volitiva. Portava una giacca sportiva cioccolato, pantaloni milanesi di seta moka e un atteggiamento di placida sicurezza.
Seduti a un tavolo d’angolo non lontano dal bancone di marmo bianco, i due uomini si dividevano un branzino al miso e mojito al cocco. Il locale brulicava di tipi trendy fintoalternativi della zona di Castro che guizzavano nella luce fucsia riflessa da specchi rosa e vetrate. Una folla cosmopolita cool, très chic.

Era soprattutto il cinese a parlare, ciarliero, gesticolante. L’altro stava stravaccato sulla sedia e guardava il compagno con disinvoltura, attento, come divertito dall’intensità luminosa dell’esibizione.
Lasciarono il Crete quando chiuse.
Il loro albergo a Castro era un malandato set cinematografico in una via laterale. La finestra dava su Le Mesonge, un locale che pulsava al ritmo di una bassline avvertibile anche al di là della strada.
Chiusero la porta a chiave, e mentre il cinese toglieva la coperta dal letto, poi il lenzuolo sopra, e li buttava in un angolo, l’altro uomo andò a guardare dalla finestra. Quando il cinese si girò, l’uomo era esattamente di fronte a lui, più alto di una trentina di centimetri, e mentre il cinese restava immobile, cominciò a spogliarlo.
Il seguito fu una coreografia, anche se non avevano provato i dettagli. Era stato l’altro uomo a dettare in anticipo i termini generali, e il cinese, sorpreso e intrigato da quel che sentiva, aveva coraggiosamente accettato. Il copione proposto non era che un nuovo esempio di quanto a fondo l’altro uomo capisse la natura nascosta del cinese. Fin dove sarebbe riuscito a intuire le fantasie che lo seducevano tanto?
Fin troppo.
Il cinese si liberò dello smoking, e rimasero in piedi al fondo del letto. Poi l’uomo staccò con prudenza un baffo alla cinese nuda, uno solo. Lei restò lì, ostinata e indifesa, con lo stomaco che palpitava.

Seduzione fatale, Paul Harper, traduzione di Alessandra Montrucchio, Einaudi Stile Libero, p. 307 (18 euro)

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