Changeless

Changeless

Per chi ha amato Soulless, ecco il secondo episodio della saga di Miss Tarabotti, lo leggerete d’un fiato perché la trama è davvero godibile, una storia ben scritta con uno stile che convince.
Nel primo romanzo Gail Carriger ci ha fatto conoscere questa adorabile zitella sui generis: piuttosto attraente, per metà italiana e del tutto sprovvista di un’anima. Fatto questo che le consente di neutralizzare i poteri delle creature soprannaturali. Sì perché a Londra convivono allegramente vampiri, licantropi del tutto integrati con la società dell’epoca. L’arma vincente di Alexia? Un parasole da cui non si separa mai.
In questa seconda avventura la nostra preternaturale al servizio della Regina Vittoria – che a seguito del matrimonio è diventata Lady Maccon – si trova a indagare su un’inspiegabile forma di “umanizzazione” che ha colpito il centro di Londra, a causa della quale Vampiri e Licantropi perdono i propri poteri sovrannaturali e tornano a essere mortali. L’epidemia sembra avere a uno stretto legame con il vecchio branco del marito Conall Maccon, licantropo Alfa, nonché capo del PRIN (il servizio segreto che controlla le attività soprannaturali).
Il branco porta con sé questa maledizione nella sua terra, la Scozia. E viene seguito prima da Lord Maccon – interessato anche a regolare alcuni conti con gli appartenenti al suo precedente clan – e poi dalla moglie Alexia che, per indagare su questi fatti, intraprende un viaggio in dirigibile verso il nord, insieme con alcuni personaggi… davvero sui generis.
Riusciranno a spezzare il maleficio e a rimettere ordine nel branco?

L’incipit
«Sono… cosa?»
Lord Conall Maccon, conte di Woolsey, stava gridando. Forte. C’era da aspettarselo da lui, un gentiluomo solitamente alquanto chiassoso – un’assordante combinazione di capacità polmonare e di considerevole ampiezza toracica.
Alexia Maccon, Lady Woolsey, muhjah* della regina, straordinaria arma segreta preternaturale di Gran Bretagna, socchiuse gli occhi risvegliandosi da un sonno profondo e ristoratore.
«Non ero io» si affrettò a dire, senza avere la più pallida idea di cosa agitasse tanto il marito. Senza dubbio di solito era lei, ma non sarebbe stato saggio ammetterlo proprio adesso, qualunque fosse stata la ragione di una simile agitazione. Alexia serrò gli occhi e tornò a crogiolarsi nel tepore delle coperte imbottite. Non potevano discuterne più tardi?
«Cosa significa andati?» Il letto vibrò leggermente, tale era l’intensità con cui aveva urlato Lord Maccon. Davvero sorprendente, visto che non si era nemmeno avvicinato al volume che di solito raggiungeva quando gridava a pieni polmoni.
«Be’, di certo non sono stata io a dir loro di andarsene», protestò Alexia contro il suo cuscino. Si domandò chi fossero quei «loro». In seguito arrivò a realizzare, seguendo un’insolita strada lastricata di soffice cotone che il marito non si stava rivolgendo a lei, ma a qualcun altro. nella loro camera da letto.

* È il consigliere preternaturale della regina. Insieme al Supremo (licantropo) e al Sommo (vampiro) costituisce il Governo Ombra, che sovrintende alle questioni inerenti al mondo soprannaturale nell’ambito dell’Impero.

Changeless, Gail Carriger, traduzione di Daniela di Falco, Dalai, p. 328 (15,50 euro)

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