Perdutamente – Ida Amlesú

Perdutamente – Ida Amlesú

“Avevo i capelli rossi, ero bassa e grassa. Ma durò poco. Assunsi presto il mio aspetto – capelli grigio topo, magrezza spettrale. (…) disegnavo spesso cose spaventose, non per esorcizzare le mie paure, perché continuavo ad averne sempre e di tutto, quanto per dare loro un volto amichevole…”

Non sappiamo come si chiami questa donna che si racconta, sappiamo però che porta il nome di sua madre, un nome banale, ordinario “come una parola ripetuta troppe volte – ed ero in effetti ripetuta troppe volte, perché evitavo con cura di voltarmi quando mi chiamavano”. Condivide con noi la sua storia questa donna. I suoi ricordi, il padre, le cose che fanno parte della sua vita – mollette, libri, mostri… – frammenti di infanzia, di adolescenza, briciole di crescita e scoperta.

Non è un romanzo di formazione ma è la mappa della ricerca di un mondo al di fuori di noi, della ricerca della prova che ne esista uno. Qualcosa che ci faccia sentire meno soli. Alle volte succede anche con le parole di un libro che non ha bisogno di una trama forte per farsi leggere ed è per questo che è un esordio da tenere d’occhio.

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