Warlock – Oakley Hall

Warlock – Oakley Hall

Siamo a Warlock, è il 1880. Questa è la tipica cittadina mineraria del West: saloon, prostitute, pistoleri pronti a far razzie, cittadini che cercano di governare e tenere a bada i malviventi, minatori che lottano per la sopravvivenza, capi che vivono per fare buoni affari (e bere)…

Warlock sorgeva su un altopiano bianco e alcalino, cinto per metà dai monti Bucksaw a est e sovrastato da un cielo metallico.

In una parola: la “frontiera”. Un mondo apparentemente caotico e anarchico che, in realtà possiede regole precisissime per gestire i rapporti tra le persone: la violenza, il coraggio, la spregiudicatezza, la forza.

Così è la vita a Warlock, si temono più le ombre sui muri che le cose concrete.

Qui si verranno a incontrare un cattivo che pare non temere nulla, un pistolero dal passato misterioso e un manipolo di cowboy sempre pronto a estrarre la pistola dalla fondina al primo sgarro. Ma questo è anche un mondo in bilico, perché non è più il tempo delle guerre contro gli indiani e la “modernità” è dietro l’angolo pronta a cambiare tutto.

Abitiamo un Paese e un’Epoca in cui un impiegato di banca o qualunque lavoratore può diventare un famoso fuorilegge e ritrovarsi santificato nel giro di poco in canzoni e storie degne di Robin Hood, un paese in cui bastano venti dollari per diventare leggenda comprando una pistola in un’armeria qualsiasi.

Un libro per chi vuol capire davvero cosa sia l’America e conoscere i miti su cui è stata fondata e, soprattutto, per realizzare che la parola “codice d’onore” riguarda tanto i buoni quanto i cosiddetti cattivi.

Se da bambini diventavate matti a giocare ai cowboy, se le grandi praterie da conquistare hanno sempre fatto parte del vostro immaginario da sogno, se la stella più bella non sta in cielo ma sul petto di uno sceriffo. È il libro per voi.

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