La stanza di Therese – Francesco D’Isa

La stanza di Therese – Francesco D’Isa

Che si tratti di un libro speciale basta poco per capirlo, è sufficiente sfogliarlo. Che speciale lo sia per davvero lo scoprirete leggendolo. Therese, la protagonista di questa storia, ha preso una decisione, se ne starà fori dal mondo per un po’.

La sua non è una clausura punitiva ma meditativa. È la ricerca di un silenzio, di un ambiente protetto semplicemente per pensare meglio. Così se ne sta chiusa in una stanza d’albergo e non vuole contatti con le persone. L’unica forma di comunicazione sono le lettere che scrive a sua sorella. E la sorella, a modo proprio, risponde. Le rispedisce al mittente, infatti, ma con una serie di note a margine.

L’autore con questo espediente moltiplica così i piani della narrazione ed è come se rendesse “vive” le pagine che ti trovi per le mani… ti aspetteresti quasi, tornando indietro e rileggendo, di trovare nuovi appunti, altri disegni! Sì, perché ci sono anche disegni e illustrazioni.

Ma di cosa parlano queste due donne nel loro atipico botta e risposta? Di matematica, di infinito. Del tempo. Therese ricorda qualcosa di molto concreto, un episodio di quando erano bambine, qualcosa che suo padre le ha insegnato ed è un modo per riscoprirsi, per impararsi, per chiarirsi mentre si svolge il filo dei ricordi e soprattutto per ragionare sul mondo.

No, non c’è nulla di consueto in questo libro e leggendolo vi sarà chiaro quanto la metafisica sia una faccenda intima e personale, tutt’altro astratta e asettica. E chissà magari scoprirete la giusta dose di infinito…

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