Renata Gorgani, presidente de La Fabbrica del Libro, ha annunciato le sue dimissioni

Renata Gorgani, presidente de La Fabbrica del Libro, ha annunciato le sue dimissioni

Mentre a Torino riconfermano il cda della Fondazione per il Libro, a Milano Renata Gorgani abbandona la presidenza de La Fabbrica del Libro, la società che organizza Tempo di Libri.

Renata Gorgani lascia, a Torino stanno… E io non potevo tenervi per così tanto tempo a stecchetto di Libriful (per chi si fosse perso le puntate precedenti: la querelle tra Salone del Libro di Torino e Tempo di Libri)! In effetti l’estate scorsa era stata ben più bollente di questa ma con la ripresa ecco che qualche scintilla riscalda il nostro settembre libresco.

Da Torino arrivano conferme anche se sono conferme con il timer. Martedì si è infatti riunita l’Assemblea dei Soci della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, presso la Sala della Giunta Regionale, sotto la presidenza di Sergio Chiamparino, per il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione scaduto nei giorni scorsi. L’assetto uscente è stato riconfermato con Massimo Bray alla Presidenza della Fondazione e al suo fianco: Mario Montalcini, Luciano Conterno e Piero Gastaldo.

Si prende però tempo solo fino al 19 ottobre (alle 15 nella Sala Giunta della Regione Piemonte si riunirà di nuovo l’Assemblea). Perché? Perché nel mentre si aspettano due importanti valutazioni. Per prima quella del marchio “Salone del Libro”, affidata allo Studio Jacobacci & Partners. Per chi non lo sapesse nel 2014 il marchio era stato valutato 1,3 milioni di euro, e la magistratura aveva diciamo così manifestato le sue perplessità aprendo una inchiesta e spedendo una serie di avvisi di garanzia (una ventina, credo, ma ho perso il conto). Perché? L’ipotesi è che il valore del brand sia stato gonfiato per far quadrare i bilanci.

L’altra questione sono appunto i bilanci. La società Deloitte sta redigendo il nuovo piano industriale per dare solidità ai conti e iniziare la tanto attesa ristrutturazione dell’ente. Intanto i Ministeri che dovrebbero allungare qualche soldino, nicchiano. Non paiono insomma così ansiosi di aprire le borse…

E Renata Gorgani? Ci arriviamo, non temete. A Milano le tribolazioni non finiscono mai. In effetti Tempo di Libri non ha da consolidare alcunché, dopo il flop dell’anno scorso deve cambiare tutto. E pare che ci stia riuscendo, vedremo però con che esiti.

Ha modificato le date – la fiera si terrà dall’8 al 12 marzo – la location – non sarà più a Rho ma al Portello, nei padiglioni 3 e 4 – ha cambiato la responsabile del programma – Chiara Valerio si è dimessa e al suo posto è arrivato Andrea Kerbaker – e adesso dice addio anche a Renata Gorgani, la presidente de La Fabbrica del Libro – joint venture tra Associazione Italiana Editori (AIE) e Fiera Milano e società organizzatrice di Tempo di Libri – che ieri ha annunciato le proprie dimissioni.

«È stato un anno pieno di sfide, al pari entusiasmante e complesso. Sento ora la necessità di dedicarmi pienamente alla mia casa editrice e alle aziende che ad essa fanno capo» ha detto Renata Gorgani, Amministratore delegato de Il Castoro. «Ringrazio di cuore i colleghi editori per la fiducia che mi hanno dato, per il lavoro svolto insieme e per la generosità con cui ciascuno ha contribuito alla prima edizione di Tempo di Libri. Ringrazio anche i collaboratori di Aie e Fiera Milano per la grande professionalità e la dedizione con cui hanno intrapreso questa comune avventura.»

E il nuovo presidente? Ce lo dirà nei prossimi giorni Ricardo Franco Levi (che ha sostituito Federico Motta) dell’Associazione italiana editori. Quindi aspettiamo (con ansia o con timore) la prossima puntata!

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