I batteri della felicità – Alanna Collen

I batteri della felicità – Alanna Collen

Questo libro comincia con un viaggio. L’autrice è una biologa e sta conducendo delle ricerche sui pipistrelli. La location è esotica e il regalo di questa spedizione, inaspettato quanto sgradito, sono le zecche. Molte zecche.

Alanna torna nel suo Paese e sviluppa una rara quanto insidiosa patologia tropicale, trasmessa dai “simpatici” parassiti. Dopo qualche tempo, individuato il problema, viene curata con bombe di antibiotici che hanno il pregio di debellare l’infezione ma il difetto di annientare tutti i batteri del suo organismo. Senza distinguere tra quelli buoni e quelli no.

Le conseguenze? Un malessere generale perché il corpo ha bisogno di moltissimi batteri per stare bene.

Avevo la sensazione di essere diventata inospitale per i microbi: mi sono resa conto allora di quanto avessi bisogno di quei 100 trilioni di piccole creature che fino a poco tempo prima avevano abitato il mio corpo.

Se siete inorriditi alla sola parola “parassita”, sappiate che il nostro corpo è abitato da invisibili colonie di batteri. È come essere degli alberghi ambulanti e ospitare perennemente tantissimi microbi… Parliamo di 100 trilioni di microorganismi! Detto altrimenti: solo una cellula su dieci nel nostro organismo è umana!

Il guaio è che gli esseri umani sono indotti a pensare ai microbi come minacce. In realtà esiste un prezioso equilibrio biologico che rende questa convivenza non solo pacifica ma necessaria per la sopravvivenza sia nostra sia dei batteri.

Siamo umani soltanto al 10 per cento. Per ogni cellula che forma quel recipiente chiamato corpo, ce ne sono altre nove che, da autentici impostori, scroccano un passaggio.

Alanna Collen, studi alla mano, ci racconta in modo decisamente spassoso i funghi e i batteri con i quali conviviamo e ci insegna che, se non ci prendiamo cura di queste colonie, corriamo molti rischi per la nostra salute. Perché i dati dimostrano che diverse patologie – dall’obesità alle allergie, fino ai tumori – possono essere generate da uno squilibrio dei microbi nel nostro corpo.

Nel corso della vita ospitiamo così tanti microbi che il loro peso equivarrebbe a quello di cinque elefanti africani, perché in realtà non siamo individui ma colonie. La nostra pelle ne brulica. Sulle dita ce n’è un numero maggiore della popolazione della Gran Bretagna.

I microbi hanno a che vedere con il cibo, la digestione, l’attività psichica e quindi con il nostro benessere fisico e mentale. Ed ecco perché battezzarli i “batteri della felicità” è molto appropriato. Dopo che lo avrete letto, garantito, vorrete molto bene ai vostri batteri!

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