A tutto volume – Brad Tolinski e Alan Di Perna

A tutto volume – Brad Tolinski e Alan Di Perna

È nata nella California del Sud, negli anni Venti. Tra i suoi massimi pregi? È sempre stato facile portarsela in giro… e quando è diventata uno strumento elettrico ed è stato possibile amplificarla ha avuto dalla sua tutta la potenza e la versatilità necessarie per entrare nella storia.

Stiamo parlando della chitarra, un simbolo di libertà e di ribellione capace di influenzare tanto l’industria dell’intrattenimento quanto la politica. È stata il simbolo della controcultura nel Vietnam ha giocato un ruolo anche nel processo di integrazione razziale. È finita pure nello spazio! Perché sul Voyager 1 e sul Voyager 2 c’è un disco in vinile che accoglie 115 suoni e immagini che rappresentano le diverse culture della Terra. E tra questi suoni c’è, immancabile, quello della chitarra suonata da Chuck Berry in Johnny Be Goode.

In ogni campo e tempo, le figure fondamentali sono spesso quelle che infrangono le regole, e la chitarra elettrica è sempre stata attraente per gli iconoclasti. Sembra gioire quando il volume viene alzato fino alle 11, quando la si spinge oltre a quelli che sembrano i limii stabiliti. L’hanno fatto tutti i suoi più grandi innovatori, trovando strade per ricontestualizzare il passato anziché trascurarlo. Uno spirito creativo possiede questo dono. E una cosa è certa la chitarra elettrica è sempre stata amica delle persone creative.

Per scoprire la storia di questo incredibile strumento ecco dodici chitarre storiche e gli uomini che le hanno rese possibili. Si parte con un artista di cui non abbiamo neppure una registrazione, eppure George Beauchamp ha fatto molto per questo strumento perché ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo della chitarra elettrica. Ha infatti inventato il primo pickup funzionante (cioè quell’elemento che trasforma la vibrazione delle corde in un segnale elettrico, pronto a essere amplificato) e ha di fatto creato il primo modello di chitarra elettrica pronto a essere lanciato sul mercato.

E poi ancora Charlie Christian il pioniere della chitarra jazz; Les Paul, che il mito – sbagliato – vorrebbe unico creatore della chitarra elettrica; Leo Fender, che non sapeva suonare neppure una nota; Paul A. Bigsby; Chet Atkins, fino a Jack White.

Gibson, Fender, Rickenbacker, la mitica Stratocaster, la Frankenstrat, la Paul Red Smith… il 900 raccontato attraverso uno strumento che pare il candidato perfetto per sopravvivere nel tempo all’evoluzione della musica. Sei corde (anche dodici corde!) che, nelle mani giuste, sono pura magia.

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