Libri a Colacione 2 novembre 2018

Libri a Colacione 2 novembre 2018

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica dei libri di Tutto Esaurito su Radio 105! Ecco i consigli della settimana: Il rumore del mondo di Benedetta Cibrario e Scusa di Harriet Lerner.


Vuoi ascoltare la puntata? Ecco il podcast!


IL RUMORE DEL MONDO
di Benedetta Cibrario, Mondadori, pagine 756, anche in ebook

IL RUMORE DEL MONDO di Benedetta Cibrario, Mondadori

Anne Bacon è giovane e bella – ha 19 anni – ed è la figlia di un ricco mercante di seta. È cresciuta a Londra, una città viva e moderna, e viene da una famiglia felice. Anne sposa Prospero che è bello, aitante e duro come può esserlo un giovane forgiato dalla vita militare, con un padre ingombrante con il quale non ha alcun dialogo.

Quando il marito torna in patria, anche Anne parte per raggiungerlo a Torino ma nel viaggio ecco che Anne si ammala di vaiolo. E quando si riprende da questa calamità non può che essere cambiata. Lo è nell’aspetto – la sua pelle porta i segni della malattia – lo è nell’animo. Tanto da non riconoscersi più. Neppure Prospero la riconosce, l’amore sembra svanito ma, forse, semplicemente non c’è mai stato e la vita matrimoniale si fa davvero disastrosa.

E Anne “la straniera” viene isolata, in una Torino peraltro ben più chiusa e arretrata di Londra, viene messa da parte ed esclusa dagli eventi mondani e confinata, per volere del suocero al Mandrone, la tenuta di campagna di famiglia, alla quale peraltro è l’unico ad interessarsi.

Ma Casimiro, nonostante sia un conservatore, davvero un uomo di un altro tempo, non appena vede Anne all’opera si ricrede: la nuora è una donna capace, ha fiuto per gli affari. È impossibile non apprezzarla.

In effetti è una donna generosa Anne. Una donna capace di apprezzare la frugalità della vita in campagna. Capace di sentircisi a casa, di farne la propria casa. È una business woman, una donna che costruisce, una donna che crea legami, che si occupa degli altri, che promuove l’istruzione, che ha imparato una delle grandi lezioni della vita: se ti circondi di persone gentili e operose, la tua vita sarà migliore.

Troverete donne battagliere ed emancipate in questa storia. E riscoprirete il Risorgimento, un periodo storico ricchissimo di cambiamenti e molto più vicino al nostro tempo di quanto si possa pensare. Un mondo in trasformazione, di padri e figli che faticano a parlarsi, di timori per le malattie e dei vaccini, di caccia a nuove forme di energia… e quando arriverete alla fine, questo mondo vi mancherà. Terribilmente.

SCUSA: IL MAGICO POTERE DI AMMETTERE I PROPRI SBAGLI
di Harriet Lerner, traduzione di Virginio B. Sala, Feltrinelli,  pagine 141, anche in ebook

SCUSA: IL MAGICO POTERE DI AMMETTERE I PROPRI SBAGLI di Harriet Lerner, traduzione di Virginio B. Sala, Feltrinelli

Spesso siamo noi a doverle, altre volte ce le meriteremmo proprio ma non arriveranno. Mai. Anche se capita più spesso di riceverne di pessime…

Le scuse, in famiglia, nei rapporti interpersonali, sul lavoro sono una questione molto delicata e ci fanno quasi sempre soffrire. E nella maggior parte dei casi non solo non sono soddisfacenti ma peggiorano le cose, cioè minano la comunicazione tra le persone in modo definitivo.

Quando dovremmo produrle, non sappiamo come fare e in fin dei conti ci costa una gran fatica chiedere scusa, perché? Perché dobbiamo ammettere di aver sbagliato!

Quando dovremmo riceverle, soffriamo per il torto subito, soffriamo quando chi ci ha ferito non pare minimamente interessato al nostro perdono o ci rifila le famigerate “scuse patetiche”.

Perché le scuse per essere buone devono essere brevi – rimanete concentrati su ciò che avete o non avete fatto – e non devono contenere spiegazioni che rischiano di minarne il senso. E devono essere sincere. Cioè non vi scusate per comodo, per uscire dall’impaccio o dai guai, vi scusate perché siete intimamente dispiaciuti. Se il vostro interlocutore avverte la mancanza di sincerità, non solo non apprezzerà le scuse ma diventerà ancora più ostile.

Se non volete produrre pessime scuse, evitate di farle seguire dai ma e dai se, perché in questi casi minimizziamo il nostro errore o usiamo le scuse per ribadire che il torto ce l’ha l’altra persona e non dipende da un nostro comportamento. Evitiamo anche frasi come “mi dispiace tu l’abbia presa così” che sono eccezionali per rigirare la frittata: vi scusate ma state dando colpa all’altro! E queste scuse sono peggiori delle non-scuse perché vi rendono ancora più insensibili.

E poi, mi raccomando, non è che il perdono debba essere automatico. Quindi non vi aspettate che l’altro vi debba regalare quella bella sensazione di sollievo che si prova a essere perdonati. E spesso non accade, anche se le vostre scuse sono state sincere: non è per cattiveria, l’altro ha solo bisogno di un poco di tempo per metabolizzare ciò che è accaduto.

Questo libro non solo vi insegnerà a formulare scuse profonde e significative e a distinguerle dalle scuse dannose – cioè quelle offerte di scuse che sono false, ambigue e ritorcono la colpa (quindi minano anche la vostra autostima) – ma aiuterà anche chi è ferito e ancora molto arrabbiato per delle scuse che non sono mai arrivate. Scendere a patti con il colpevole che non si pente è una vera sfida…

Quindi, niente scuse, leggetelo!

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