Libri a Colacione 18 maggio 2019

Libri a Colacione 18 maggio 2019

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Ora che sono nato di Maurizio Fiorino e La società della performance di Maura Gancitano e Andrea Colamedici.


Vuoi ascoltare la puntata? Ecco il podcast!


ORA CHE SONO NATO
di Maurizio Fiorino, Edizioni e/o, pagine 184, anche in ebook

ORA CHE SONO NATO di Maurizio Fiorino, Edizioni e/o

L’adolescenza e la giovinezza sono il più bel momento della vita. Quando non sei più né giovane né adolescente! Perché che cosa avrà mai di bello trovarsi in guerra con il mondo ed essere, non sprovvisto di armi, ma del tutto inconsapevole circa il loro uso?

E quando passeggi per la vita, quando cerchi una direzione avresti bisogno di un appoggio, un piccolo appiglio per sentirti protetto, per percepire il futuro non come un salto nel baratro ma come un lancio col paracadute.

L’appiglio di Fortunato, detto Nato, dovrebbero essere Concetta e Giuseppe. Il padre è tanto scaramantico da fare i figli con scadenze precise, sia mai che i conti non tornino e che i numeri portino male! Concetta non è felice ma è un’infelice passiva che la tristezza non la usa per cambiare ma solo per trovare argomenti contro chi le capita a tiro (che di solito è Giuseppe). Poi ci sono i fratelli. Una sorella che ha manie di grandezza (ma di grande spara solo le balle) e un fratello che inciampa sulla parole, peccato che la balbuzie non lo renda affatto mite, anzi.

Insomma non un granché. Ma il problema di Nato sembra essere… Nato. Perché da quando è venuto al mondo le cose nella sua famiglia sono andate male. Pochi soldi, poco affetto, poca voglia di condividere… e se ti sembra di essere la colpa di tutto, è difficile sentirti amato e accettato.

Però anche nell’adolescenza più cupa arriva sempre la luce. Per Nato è una stagione, l’estate, che porta con sé una amicizia preziosa, quella con Dimitri che – finalmente! – lo fa sentire amato e accettato per ciò che è.

Se avete voglia di rispolverare i ricordi del vostro cammino verso la maturità fatelo con Nato, scoprirete la Calabria degli anni Ottanta, la paura e il coraggio di essere se stessi e ritroverete le Spice Girls come non le avete viste mai.

LA SOCIETÀ DELLA PERFORMANCE
di Maura Gancitano e Andrea Colamedici, Tlon, pagine 224, anche in ebook

LA SOCIETÀ DELLA PERFORMANCEdi Maura Gancitano e Andrea Colamedici, Tlon

Sentirsi sempre un po’ spaesati, oggigiorno, non è strano. Perché tutto, sì, appare possibile e sembra che le regole non ci siano più. Possiamo fare ciò che vogliamo. Possiamo seguire il nostro istinto e, soprattutto, rispondere al nostro desiderio di felicità. Ma siamo liberi o viviamo senza appigli?

I punti fermi – sociali, culturali – sono venuti meno ed è così che abbiamo la sensazione di brancolare un po’ nel buio. Forse è per questo che ci scopriamo nervosi, talvolta aggressivi… quando non sai cosa aspettarti dalla vita, stai sulla difensiva.

Se ci guardiamo intorno, c’è chi osserva il mondo contemporaneo con un certo orrore, come se dinnanzi a lui ci fosse un triste spettacolo: la manifestazione della disgregazione di ciò che è stato. Una società “privativa” a cui manca cultura, bellezza, intelligenza… sono persone aggrappate a un passato che considerano migliore e più elevato. A un vecchio paradigma, un progetto antico a cui non vogliono rinunciare.

E poi c’è chi, invece, si adatta alla perfezione ai cambiamenti, come un liquido prende la forma del contenitore che gli è dato di abitare. Adopera ciò che il contemporaneo offre ma, spesso, lo accetta passivamente. Accoglie il futuro perché non ha nulla da perdere (né da conservare).

I primi sono statici e conservativi, perché difendono un patrimonio; i secondi sono dinamici ma non hanno nulla da conservare né da condividere. Quindi chi potrebbe essere attrezzato al cambiamento vi si oppone e chi vi è attrezzato non lo può cogliere a pieno e parte con un vuoto da riempire.

Non si tratta di essere giovani o vecchi. Si tratta di sguardi sul mondo antitetici. Eppure questi due modi di vedere la vita oggi convivono e cozzano tra loro. Quindi come si affronta il contemporaneo? Come si cammina verso il futuro? E qual è il ruolo della cultura in questo processo?

È indubbio che la società di oggi si basi sulla performance. Su ciò che facciamo, su ciò che diciamo, sulla nostra visibilità, sulla nostra comunicazione, sulla nostra capacità di comunicarci. Siamo i media di noi stessi.

Siamo dei performer. Parliamo come se avessimo sempre di fronte una platea, cerchiamo la celebrità perché il male maggiore – la morte 2.0 – consiste nell’essere ignorati. Per questo facciamo di tutto per piacere, per non scomparire. E ovviamente ciò comporta non poche costrizioni: ci sottomettiamo a una pletora di regole, altro che società libera! Questa è una prigione.

Ecco un libro che vi regala una serie di riflessioni per provare a evadere, o perlomeno per vedere che ci sono delle sbarre. Per mettere a fuoco il momento in cui ci muoviamo e tentare di intravedere un percorso per procedere con coraggio verso il futuro portando con noi un po’ di ricchezza da condividere con l’altro.

Ti sei innamorato di un libro? Condividilo e raccontami perché è speciale e diventerà il prossimo BookBlister consiglio della settimana! Manda una mail a info@bookblister.com

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