Belle Greene – Alexandra Lapierre

Belle Greene – Alexandra Lapierre

In America la schiavitù venne abolita nel 1865. Prima di allora non era infrequente che le donne nere venissero abusate dai propri padroni. Nascevano così dei figli “misti” che rimanevano schiavi. Ma col tempo queste unioni diedero vita a una popolazione di schiavi dai tratti caucasici, indistinguibili dai padroni. Con l’abolizione, venne data uguaglianza civica e diritto di voto agli ex schiavi. Durò poco. Dodici anni dopo il Civil Rights (che resterà in vigore fino al 1964) distinse tra white e coloured. E per rientrare nella seconda categoria bastava una sola goccia di sangue africano. Sempre che non si fosse bravi a mentire sulle proprie origini…

Siamo nel 1943, il professor Dan Thomson riceve una brutta notizia. Robert MacKenzie Leveridge, il nipote di una amica carissima e una collega illustre, Belle Da Costa Greene, la direttrice della Morgan Library di New York, è morto. Era un aviatore ma non è caduto in guerra. Si è sparato.

È una notizia che a Dan spacca il cuore perché, mesi prima, Bobby – che per lui era come un figlio – gli aveva consegnato una lettera. Una lettera della sua fidanzata. E gli aveva chiesto di leggerla. Ma Dan non se l’era sentita di immischiarsi e aveva riposto la missiva nella sua cassaforte.

Adesso Dan  sente il peso di quell’atto mancato e decide di leggerla. E scopre che la ragazza accusava Bobby di una “cosa”, una cosa che avrebbe dovuto far saltare il loro matrimonio ma lei, fedele, lo avrebbe sposato sposato comunque. A patto di non fare figli – non con lui – e di non frequentare più la zia. Quella donna immonda di cui si sparla tanto in società.

Perché si sarà aggiunta anche il cognome Costa ma resta una coloured. E lui, suo nipote, anche se è biondo con gli occhi azzurri, lo è altrettanto. Ecco perché si è ucciso!

Dan nasconde la lettera, fa testamento chiedendo che nessuno possa mai aprirla a eccezione di Belle. La domanda è: sarà davvero così? Quel che è certo: questa è l’incredibile storia di una donna brillante e determinata, ma anche eternamente in bilico tra le proprie origini e il desiderio di libertà.

BELLE GREENE
di Alexandra Lapierre, traduzione di Alberto Bracci Testasecca, Edizioni e/o, 507 pagine, anche in ebook

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