The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore

The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore

Un cortometraggio animato di William Joyce e Brandon Oldenburg realizzato dal Moonbot Studios, vincitore del Premio Oscar, nel 2012, come miglior cortometraggio d’animazione.

Un pizzico di uragano Katrina e una spolverata di Mago di Oz… ecco gli ingredienti per raccontare del potere terapeutico dei libri. Terapeutico, sì. Perché leggendo si riceve sempre qualcosa in cambio.

La storia comincia a New Orleans: Mr. Morris Lessmore è uno scrittore (la somiglianza con Buster Keaton, l’attore del cinema muto, è evidente) e sta lavorando al proprio romanzo sulla terrazza di un hotel, quando arriva la tempesta. L’uragano spazza via qualunque cosa e trasporta scrittore e romanzo in una terra fantastica, dove storie e parole fluttuano nell’aria.

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7 Comments

  • Fantastico!

  • Dura 15 minuti. E non è che puoi trascinare il cursore alla fine per vedere cosa succede. Per cui è un investimento di tempo non da poco, anche per chi non avesse nulla da fare.
    Ho letto il prospetto informativo di Chiara Beretta Mazzotta e ho aderito.
    Il capitale non è più tornato, perché quel quarto d’ora non si recupera. Ma l’interesse promesso c’è tutto. Un interesse composto, direi, di emozioni e pensieri. Le emozioni filtrano da sole, soltanto a lasciarle entrare. I pensieri si sviluppano, specialmente verso la fine, cercando di fornire un’interpretazione a quello che si vede. Per cui, guardatelo..

    • Ecco una critica che lascia con il fiato sospeso fino alla fine. Sei un commentatore thriller, Aldo!

  • Nell’insieme è molto bello, alcune delle parti lo sono ancor di più.

  • Reblogged this on il dilettevole dilettarsi del dilettante and commented:
    Un bellissimo libro che parla del legame tra i libri e coloro che li leggono, tra i libri ed i loro autori. Prendetevi un quarto d’ora di tempo e guardatelo … ne vale la pena.

  • Che ci sono cose belle nel mondo val bene ricordarlo!

  • Reblogged this on carmillaweirdlove and commented:
    Se uno non piange come un vitello alla fine del cortometraggio…..significa che ha un cuore di pietra. Bellissimo, Gente.
    Forse l’Oscar più meritato di quest’anno.

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