Due cuori e una culla. Convivenza con pancione

Due cuori e una culla. Convivenza con pancione

Quando parli di cibo, parli di storie. Quelle degli ingredienti, delle ricette, di chi le ha ideate e di quelli che le hanno riprodotte famiglia compresa…

Il cibo scandisce la nostra quotidianità ma consacra le occasioni speciali. Ed è perfetto se condiviso con le persone che abbiamo voluto accanto. Questa la chiave scelta da Ilaria Mazzarotta per raccontare il suo amore per “l’arte del fare gola”. Perché Due cuori e una culla (che segue Due cuori e un fornello sempre Kowalski editore) è costruito intorno alla cucina, ma non si limita all’esecuzione dei piatti. A dire il vero il libro doveva essere di ricette light… ma forze di causa maggiore – che si chiariscono nel sottotitolo: Convivenza con pancione – hanno impresso tutt’altra direzione al racconto. Non si tratta di una biografia ma della storia romanzata di una coppia, quella di Fiamma e il Convivente, alle prese con il primo figlio, Coso, e di tutta la vita che ci gira attorno. Pentole comprese.

Romana-milanese (perché sei nata a Roma e la adori, però anche a Milano son successe tante cose belle) e senza alcun dubbio romanista. E poi? Appiccati addosso dei “tag” così ti indicizziamo con facilità.
Rossa, allegra, seria, cuoca, amante, amica.

Due cuori e una culla avresti dovuto scriverlo durante la gravidanza, ma non è andata proprio così…
No, devo ammettere che sono stata molto più lucida nei primi tre mesi di vita di Tommaso che per tutti e nove i mesi di gestazione. In gravidanza – forse a causa degli ormoni (la colpa è sempre la loro) – ero fuori di testa: stanca, affamata, appesantita, nervosa, malinconica, allegra, iperattiva… Un casino! Ho avuto modo di buttare giù solo qualche appunto, così il vero lavoro l’ho fatto tra una poppata e l’altra.

Una famiglia si costruisce anche intorno a un tavolo. Cosa succede quando si passa dal duo al terzetto?
Il mio Convivente si lamenta comunque dell’assenza di sale e della troppa cannella nella torta di mele… Insomma non è cambiato quasi nulla, per ora. La nostra tavola è ancora apparecchiata per due e a capotavola siede, sul suo seggiolone, il nostro piccolo principe. Non vedo l’ora di poter cucinare le stesse cose per tutti e tre: le pappe sono di una noia mortale!

È da un po’ che chiacchieriamo e penso che l’aspetto più autobiografico del testo sia la “voce” della signorina Fiamma. (Sì, è simpatica anche dal vivo.) Partire dalla propria vita, dai fatti che ti toccano da vicino non credo sia facile. Come si mantiene la giusta distanza?
Non mantenendola. Sono molto autocritica, forse troppo. Scrivere in prima persona e far finta di essere il meno autobiografica possibile è un grosso lavoro di scrittura. Il giorno in cui mi inventerò tutto di sana pianta mi considererò davvero una scrittrice. Per ora sono una donna che ama scrivere e che vuole continuare a farlo. Una donna che vive cose comuni e che spera di comunicare con la propria storia.

Non te l’avrà chiesto nessuno, ma io che son sagace, oso: da dove è iniziata la passione per la cucina?
Mia nonna, mia mamma, Roma, Milano, Fulvio Pierangelini, Masterchef: tutto ciò che mi circonda diventa spunto per cucinare un piatto. Da quando ero piccola sono stata incuriosita dal cibo, ma solo da qualche anno lo considero il mio modo di comunicare affetto nei confronti degli altri.

Per un weekend mi sono barricata in casa e dopo aver saccheggiato il supermercato ho sperimentato un po’ delle tue ricette. Devo ammettere che una sensazione gradevole è stata non sentirmi minacciata da preparazioni troppo complicate…
Ne sono felice. Non sono una chef e trovo che le ricette più semplici siano quelle vincenti, specie quando si cucina quotidianamente.

Pronta per il prossimo figlio?
Ehi, no! O meglio, sì, ma prima vorrei buttare giù i famosi chili di cui parlo all’inizio del libro.

E per il prossimo libro?
Se riuscissi a mettermi a dieta saprei anche cosa scrivere. Comunque sì, pronta!

Grazie per il tuo tempo! E in caso fossi colta da raptus e volessi scatenarti cucinando dolci e altre amenità senza panna, crema o cioccolato, tienimi presente. Questo e altro per sollevare il Convivente dallo sgradito compito (leggete e capirete… che come regola, funziona sempre).
Sarà fatto!

Due cuori e una culla. Convivenza con pacione, Ilaria Mazzarotta, Kowalski, p. 239 (13 euro)

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