Silvia Tesio: Buona la prima? Balle…

Silvia Tesio: Buona la prima? Balle…

La storia di un esordio. Ce la racconta Silvia Tesio, copywriter pubblicitaria e sceneggiatrice per il teatro e la televisione, ha pubblicato i romanzi Te lo dico in un orecchio (Sonzogno, 2009) e Piacere, io sono Gauss (Mondadori, 2010).

Conosco poche persone che hanno pubblicato a pagamento e, quelle poche, si occupavano principalmente di poesia. Del resto, credetemi sulla parola, vorreste essere pagati per leggere certa roba!

Per quanto mi riguarda, non ho mai pensato di pubblicare così i miei romanzi perché sborsare per ottenere qualcosa che ad altri è come minimo concessa gratis, mi farebbe sentire come una di quelle donne che paga per fare sesso. Mica per fare la bacchettona ma sono cresciuta in una trattoria che di donne così ne ospitava un tot ogni desco, perciò so di che parlo: sono allegre come possono esserlo i clown del circo!
A parte gli scherzi, per me pubblicare è stata la logica conseguenza di un paio di romanzi abortiti prima di vedere la luce per insufficienza di respiro o di contenuti. Insomma: “Buona la prima” secondo me è un po’ una cazzata. Una botta di culo. Qualcosa che non ha molto a che fare con il mestiere.

Io credo che se ti svegli per anni tutte le mattine e leggi, scrivi, cancelli, ti licenzi magari pure dal lavoro (questo però, solo se sei cretina come me) perché il tuo obiettivo è scrivere qualcosa di buono, molto probabilmente ce la farai. Magari non vincerai il premio Pulitzer, ma piano piano… Insomma: almeno al sei ci si arriva.
A me è successo così.

Dopo un paio di maldestri tentativi, come dicevo, ho finalmente scritto una sorta di romanzo rosa abbastanza brutto ma sufficiente ad attirare le attenzioni di uno dei mille editori alla cui porta avevo inutilmente bussato. Mi hanno convocato chiedendomi se stessi scrivendo altro e io mentii dicendo che sì, ero già a buon punto.

Era Maggio. Avevo solo un’idea vaga di ciò che forse avrei scritto dopo, ma me ne fregava meno di zero, visto che ero ancora concentrata sul motivo per cui ero corsa fino a Milano (d’accordo, cento chilometri non sono granché, però…).
“Perfetto. Risentiamoci a settembre così ci fa leggere anche il nuovo progetto” sorrisino sardonico dell’editor. “Non pubblichiamo mai un romanzo senza sapere che possiamo contare su un autore.”
“Certo, capisco.”
Ma in realtà capivo solo che avrei voluto cacarmi in mano e schiaffeggiarmi.

Tre mesi e quasi un esaurimento nervoso dopo, però, (essendomi chiaramente distrutta le vacanze) mi sono ripresentata con una seconda idea e mezzo libro pronto. Ironia della sorte: mi hanno pubblicato quello e il romanzo rosa ce l’ho ancora in un cassetto, da cui per buona pace di tutti non uscirà mai. Da lì in poi è stata solo questione di agente (la mia è bravissima ma occhio perché non tutte lo sono).

Che cosa ho imparato? Pubblicare in realtà ha sempre un prezzo, ma per fortuna – come dice una famosa pubblicità – ci sono cose per cui non serve la carta di credito.

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11 Comments

  • Frase da fan squilibrata: ti prego scrivi ancora chè Io sono Gauss mi ha totalmente rapita quindi attendo il tuo nuovo romanzo.
    Frase da squilibrata e …: ti faccio compagnia nell’angolo delle “cretine”.
    Frase da forsennata: pubblicare a pagamento è come pagare un gigolò. Buon sesso ma non bisogna aspettarsi di certo l’amore.
    Frase seria: non ci sono regole, questo sto capendo dai vostri esordi. L’importante è trovare la propria, di regola e di strada, qualunque sia.

  • Non credo che tutti possano però licenziarsi per portare avanti i propri progetti di scrittura, senza nulla togliere a Silvia e al suo romanzo, che non ho letto ma di cui ho sentito parlare un gran bene.

  • conosco la sorella, Enrica, che ha un blog bellissimo, divertentissimo, a cui sono abbonato. è il mio buongiorno quotidiano, che leggo prima ancora di quello di Gramellini.

  • L’ha ribloggato su Cercando Obliviae ha commentato:
    Meditate, gente…

  • non lo trovo il blog divertentissimo di enrica… un aiuto?

    • Eh, ma qui si parla di Silvia! Metterò una nota sul registro ad Aldo che ha avviato l’off-topic 😉
      (Però, essendo Silvia una donna illuminata, chiuderà un occhio: “Prima o poi l’amore arriva”, Martina).

      • Hai ragione ma a volte la curiosità mi porta a divagare… Ma di Silvia ho già segnato il suo libro nella “lista” (più liste a dir la verità perché scrivo dove capita, agenda, cellulare, biglietti sparsi e via così…) e anche qui la curiosità di leggere è davvero forte!!!
        Martina

        • Ma sì, Martina, sai che scherzo!
          La curiosità è uno dei talenti del lettore 😉 E dopo che avrai letto, attendo il tuo parere.
          Alla prossima!

          Chiara

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