Libri a Colacione 14 ottobre 2017

Libri a Colacione 14 ottobre 2017

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica dei libri di Tutto Esaurito su Radio 105! Ecco i tre BookBlister consigli della settimana.

CHI HA BISOGNO DI TE
di Elisabetta Bucciarelli, Skira editore, p. 139

Chi ha bisogno di te, Elisabetta Bucciarelli, Skira editore

In questa storia ci sono una figlia, Meri, che è una adolescente, e una mamma, o meglio, Mamma, si chiama proprio così (ed è curioso che a prevalere sia il ruolo, perché è una mamma decisamente sui generis). Che cosa vorrebbe Meri, quando la incontriamo? Innamorarsi. O forse capirci qualcosa in più dell’amore. Che sentimento o che emozione è? Le capiterà? Permetterà a se stessa di innamorarsi?

Vorrei innamorarmi. Perdere la testa. Dicono che si smetta di dormire, che passi l’appetito. Si dimagrisce senza nemmeno accorgersi. Deve essere grandioso dimenticare gli appuntamenti, le chiavi, gli oggetti. Non riesco a immaginare come si possa stare in preda a quell’allegria diffusa che ti trasforma in una creatura adorabile. Vorrei poter contemplare almeno una volta le ragion ignote della felicità.

E si sa, quando ti fai una domanda, la vita trova il modo di fornirti una risposta. Ed ecco che Meri comincia a ricevere dei messaggi anonimi ma non si tratta di un sms o di una chat su WhatsApp. Messaggi messaggi, quelli scritti a penna, dei biglietti anonimi come quelli di una volta.

Comunque se osservo da fuori non mi pare che l’amore sia questa gran cosa. Passare da uno stato di totale mancanza di controllo a una depressione con tragedia finale. Perché poi si sa che finisce tutto e su quella finisce tutto e su quella fine si gioca quasi sempre il tempo più lungo della storia. Te la trascini più di quanto è durata. Questo lo dico perché in effetti qualcosa di simile all’innamoramento mi è capitato. Ma si tratta di musica e quindi non crea un vero e proprio precedente.

Chi li scrive? Perché? Mentre Meri va a caccia di una verità e si concede il lusso delle emozioni parla con sua madre. E le due hanno un modo specialissimo per comunicare, una sorta di linguaggio codificato perché la Mamma parla a Meri usando i testi, i titoli delle canzoni di un gruppo musicale. I Queen. Forse perché l’amore (la vita) è una faccenda complicata e servono parole semplici – non facili – parole che risuonino con chiarezza. E quelle dei Queen sono perfette “c’è tutto quello che serve per farsi una idea”.

In realtà da quando sono nata, lei mi spiega la vita con i testi delle canzoni. Niente parabole, sermoni, menate. Sparisce nel suo studio, sceglie una musica e me la fa ascoltare, vinile o Cd, iPod, YouTube, dipende. Cerca il testo sul web, lo stampa e me lo appoggia sulla scrivania, poi aggiunge qualche parola sua. A volte anche niente, il brano è già sufficiente.

Questo è un romanzo di parole, di musica. È un romanzo che ha un ritmo tutto suo, ce l’hanno i pensieri della protagonista, i botta e risposta con sua madre. I punti interrogativi persino. Ed è un romanzo di formazione sentimentale. Meri sta compiendo l’impresa di crescere che significa fare i conti con un rapporto simbiotico con la madre, affrontare le proprie paure, i ricordi dolorosi – di uno di questi porta i segni sulla pelle – e fare i conti con suo padre.

Questo libro leggetelo ma soprattutto, ascoltatelo “passerà dai labirinti speciali delle orecchie che sono segreti e poco frequentati”.

UN MILIARDO DI ANNI PRIMA DELLA FINE DEL MONDO
di Arkadi e Boris Strugatzki, traduzione di Paolo Nori, Marcos y Marcos, p. 221

Un miliardo di anni prima della fine del mondo - Arkadi Strugatzki - Boris Strugatzki Marcos y Marcos

Siamo a Leningrado. È estate. Un’estate bollente. E la scena si svolge interamente in un condominio alla periferia della città. Malianov, è uno scienziato, ed è alle prese con una ricerca che riguarda lo spazio interstellare, mentre sua moglie e suo figlio sono al mare. Lui non li ha seguiti perché lo sa, manca davvero poco per fare una scoperta sensazionale…

Certo che per cambiare le sorti della storia non si può pensare al cibo (nemmeno se il gatto si lamenta!) o alla casa, bisogna concentrarsi! La cosa strana? È che di cose strane ne accadono troppe!

Il telefono, per dire, non la smette mai di squillare. Anche la porta suona, perché prima arrivano a consegnare la spesa (peraltro sontuosa), peccato che nessuno l’abbia ordinata… poi si presenta una donna (peraltro bellissima) che chiede di essere ospitata e alla fine ci si mette pure il vicino di casa che vuole prestargli un libro. E come se non bastasse, nel condominio ci scappa pure il morto.

Occhei, si dice Malianov, strano ci sta ma questo è troppo. Così decide di consultarsi con un gruppo di colleghi scienziati – astrofisici, fisici, biologi – e scopre che anche a loro accadono un mucchio di cose altrettanto strane. Pare che il fato voglia distrarli e interromperli mentre stanno fanno il proprio lavoro.

Purtroppo per loro – ma anche per noi… – c’è qualcuno non vuole che queste ricerche procedano e che le scoperte scientifiche vengano svelate.

Un romanzo che potremmo definire di fantascienza – perché qui accadono cose che hanno a che vedere con il fantastico – ma in realtà è un escamotage per raccontare una storia che parla di noi, delle nostre paure, di individualità e di scelte che ci definiscono come essere umani, liberi e pensanti.

Non l’hai letto? Recuperalo!

LA SCIMMIA NUDA
di Desmond Morris, traduzione di Marisa Bergami, Bompiani, p. 269, ebook

la scimmia nuda Desmond Morris Bompiani

La parola per descrivere questo libro è “curiosità”. La curiosità che ha mosso chi l’ha scritto e ha guardato e studiato con attenzione l’essere umano, la curiosità di chi legge e scopre una miriade di notizie fondamentali su di sé e sui propri simili.

Esistono centoventitré specie viventi di scimmie con coda e senza coda; di queste, centonovantadue sono coperte di pelo. L’eccezione è costituita da uno scimmione nudo che si è auto-chiamato Homo sapiens. Questa razza eccezionale ed estremamente capace trascorre molto tempo ad esaminare i propri moventi più nobili ed altrettanto ad ignorare accuratamente quelli fondamentali. È orgogliosa di possedere il cervello più voluminoso tra tutti i primati, ma cerca di nascondere il fatto di avere anche il pene più grande, preferendo accordare questo onore al possente gorilla. Si tratta di uno scimmione che usa molto i propri mezzi vocali, ha un acuto senso dell’esplorazione ed è rappresentato da molti esemplari, per cui è ormai tempo di esaminare il suo comportamento fondamentale.

Ti sei innamorato di un libro? Scrivimi a info@bookblister.com e raccontami perché è speciale e diventerà il prossimo BookBlister consiglio!

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