L’attentato – Yasmina Khadra

L’attentato – Yasmina Khadra

È un chirurgo di Tel Aviv, Amin Jaafari. È un uomo di successo, un uomo in carriera. Una di quelle persone che pare avere tutto: splendida casa, vita borghese, amici altolocati e una bella moglie che tutti gli invidiano.

A sconvolgere la vita del protagonista arriva un attentato kamikaze. Un attentato che lo tocca da vicino perché Amin passa tutto il giorno a occuparsi dei corpi martoriati dei feriti e a interrogarsi sulla ragione che spinge un essere umano a un gesto come questo.

Chi ti racconta che esiste una sinfonia più bella del respiro che ti anima, mente.

Ma l’orrore con cui deve fare i conti non è finito perché la notte Amin viene informato che sua moglie Sihem è morta. Non è però una vittima dell’attentato, il corpo della donna reca i segni dell’esplosivo perché Sihem, in realtà, è l’attentatrice che si è fatta saltare in aria annientando decine di vite umane, tra cui un gruppo di ragazzi.

Amin non può credere a questa versione dei fatti, è certo che la moglie non c’entri nulla, che non possa in alcun modo essere una attentatrice. Tanto che i servizi segreti finiscono per ritenerlo un complice: perché lui in realtà è arabo, è un beduino.

Fra integrarsi e disintegrarsi il margine di manovra è così stretto che il minimo errore potrebbe mandare tutto all’aria.

Ma dopo essere stato rilasciato, Amin torna a casa e cerca disperatamente una prova, qualcosa che possa dissipare i suoi dubbi. E purtroppo per lui la troverà: è un messaggio della moglie, una lettera in cui la donna confessa il suo folle gesto.

Come si può credere di sapere tutto e ignorare tanto di una persona con la quale si condivide la vita? Amin non si ferma e decide di capire per davvero le ragioni del gesto di Sihem compiendo un doloroso viaggio verso la verità.

Pensiamo di sapere… e finiamo per non prestare più attenzione alle cose.

Colpisce che questo libro sia stato scritto nel 2005. Il dolore è sempre attuale e certi orrori pure. Yasmina Khadra – in realtà è lo pseudonimo dello scrittore algerino Mohammed Moulessehoul (sono i due nomi della moglie) – riesce a costruire una storia avvincente e a dare corpo al tema del pregiudizio affrontando molteplici tabù. La coppia, l’etnia, la colpa, la verità… sono alcuni dei nodi centrali della trama, nodi che non si possono sciogliere ma con cui è bene fare i conti. Struggente.

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