Premio Raymond Chandler 2018, vince Jo Nesbø

Premio Raymond Chandler 2018, vince Jo Nesbø

Va a Jo Nesbø il premio Raymond Chandler 2018 assegnato dal Noir in Festival che si terrà a Milano e Como dal 3 all’8 dicembre.

Il vincitore del Premio Raymond Chandler 2018 è Jo Nesbø. Classe 1960, pubblicato in più di 50 lingue. Con la serie di Harry Hole – il suo poliziotto specializzato in serial killer – ha venduto 9 milioni di copie.

Nesbø ha all’attivo una ventina tra romanzi thriller, storie per bambini (il mitico Dottor Prottor lo conoscete?!), saggi e racconti in Italia tradotti da Eva Kampmann, Maria Teresa Cattaneo, Alessandro Storti e da Lucia Barno. Dalle sue opere sono stati tratti due film: Headhunters, di Morten Tyldum (Premio Leone Nero al Noir in Festival 2011) e L’uomo di neve, di Thomas Alfredson (2017) con Michael Fassbender nei panni di Harry Hole. E anche la serie tv Occupied (2015 Rai 2 e 2018 Netflix).

In Italia Jo Nesbø è stato scoperto dall’editore Piemme. È stato poi pubblicato, integralmente, da Einaudi che, nel 2017, ha dato alle stampe l’ultimo titolo, Sete. Quest’anno Rizzoli ha invece pubblicato il suo Macbeth. Si tratta del rifacimento della tragedia di Shakespeare in chiave thriller, nell’ambito del progetto di Hogarth Press per i 400 anni del Bardo, che ha visto tra gli altri protagonisti anche la scrittrice canadese Margaret Atwood (Premio Chandler 2017 al Noir in Festival).

Il Noir in Festival

Il prestigioso riconoscimento alla carriera, il Raymond Chandler Award 2018, viene assegnato nell’ambito del Noir in Festival. Il festival – giunto alla sua ventottesima edizione e diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM) – si terrà a Milano e Como dal 3 all’8 dicembre.

Si tratta di un appuntamento “sacro” per gli amanti del genere crime. E, come ogni anno, presenterà le ultime novità di cinema e letteratura.

Questa edizione è tutta dedicata al tema degli Zombie. Ricorre infatti il cinquantesimo anniversario del capostipite del genere, La notte dei morti viventi di George A. Romero, che rivoluzionò nel 1968 i canoni del thriller e dell’horror.

Nel programma: anteprime cinematografiche, incontri con gli scrittori, serie televisive. Verranno anche assegnati due importanti premi al migliore noir italiano dell’anno: il Premio Scerbanenco in libreria e il Premio Caligari al cinema.

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3 Comments

  • Fa piacere vedere che il mio connazionale sia diventato così bravo a parlare italiano da scrivere direttamente in lingua (perché non vedo l’ombra di una menzione di un traduttore).
    Ovvero, non basta che un libro sia bello nella lingua originale in cui è stato scritto. Ci vuole anche qualcuno che sia in grado di trasportare cotanta beltà in un’altra lingua, che vi si dedichi con impegno, bravura e passione.

  • Berit, hai proprio ragione.
    Soprattutto perché di solito non dimentico i traduttori (e ogni volta che fatico a trovare i loro nomi sui comunicati stampa o in rete, mi ricordo che il nome del traduttore dovrebbe semplicemente stare in copertina).
    Il guaio, forse, è che l’autore è stato pubblicato da più editori ed Eva Kampmann non è la sua unica traduttrice. Ci sono anche Maria Teresa Cattaneo, Lucia Barno e Alessandro Storti per la serie del Dottor Prottor pubblicata da Salani…

    Grazie per aver segnalato la mia mancanza, per quel che vale, nel pezzo io posso rimediare.
    E buona giornata

  • Grazie! Un gesto molto apprezzato!

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