La pantera del Noir inFestival arriva a Milano e a Como
![La pantera del Noir inFestival arriva a Milano e a Como](https://www.bookblister.com/wp-content/uploads/2016/12/Noir-inFestival-850x560.jpeg)
Si terrà da giovedì 8 a mercoledì 14 dicembre uno dei più importanti festival di genere italiano. Film e libri noir (e non solo) per catturare (anche) il pubblico del futuro.
Il Noir inFestival – da quest’anno simboleggiato da una pantera nera – è il maggiore festival di genere italiano ed è in programma da giovedì 8 a mercoledì 14 dicembre. La prima grande novità è che la kermesse nella sua 26esima edizione lascia Courmayeur e si sposta a Milano e, soprattutto, a Como.
Non facile per una manifestazione come questa sradicarsi dal territorio – la lotta per l’identità è la lotta per la sopravvivenza – e diventare itinerante, anzi, diffusa.
Servono quindi dei punti fermi, cioè mettere al centro le storie di qualità – siano film o libri – e nuovi obiettivi cui tendere per esempio parole come “passione, scoperta, comunità e attenzione alle generazioni future”.
Lo sa bene Gianni Canova – che insieme con Marina Fabbri e Giorgio Gosetti è nella direzione dell’evento – il quale ha deciso di valorizzare l’università, motore propulsivo della manifestazione nonché terreno in cui si forma il nuovo pubblico.
![Gianni Canova, Marina Fabbri e Giorgio Canova alla conferenza stampa](https://bookblister.com/wp-content/uploads/2016/12/file3-1.jpeg)
I ragazzi giocheranno per esempio a Fight Cult, in cui diverse squadre “combatteranno” per un film – otto noir italiani – e si sfideranno a colpi di pensieri ed emozioni. Un modo, insomma, per generare discussione e sollecitare riflessioni e non meri giudizi. Partecipa al festival anche la scuola Holden proponendo The film Garage un workshop per sceneggiatori professionisti (la partecipazione è aperta a tutti).
Sul fronte cinema il programma offre otto lungometraggi in concorso, tre fuori concorso, quattro retrospettive e omaggi, e altrettante anteprime tra cui Un sac de billes di Christian Duguay, ambientato nella Francia occupata durante la Seconda guerra mondiale, e Collateral Beauty di David Frankel, incentrato sull’odissea metropolitana di un pubblicitario newyorkese.
Venendo ai libri. Cinque sono i finalisti per il premio Scerbanenco 2016:
- Andrea Fazioli, L’arte del fallimento, Guanda
- Bruno Morchio, Fragili verità, Garzanti
- Enrico Pandiani, Una pistola come la tua, Rizzoli
- Pasquale Ruju, Un caso come gli altri, E/O
- Fabio Stassi, La lettrice scomparsa, Sellerio
Quest’anno il festival presenterà anche il romanzo più votato sul sito di Noir in festival, che è stato: Questo libro non esiste di Marilù Oliva (Elliot Edizioni).
A Saviano, che ha appena pubblicato La paranza dei bambini (Feltrinelli), va il premio Raymond Chandler che, tra gli altri, è stato assegnato a James, Turow, Winslow, le Carré… una scelta decisamente originale e ci sarà da chiedere all’autore se per essere definito uno scrittore noir basti parlare del male.
![Vista dalla Terrazza Martini di Milano che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del festival](https://bookblister.com/wp-content/uploads/2016/12/Vista-dalla-Terrazza-Martini-di-Milano.jpeg)
Da non perdere l’incontro con un maestro del genere, Jo Nesbo, intervistato da Pino Insegno. Fil rouge tra l’attore e doppiatore e le storie noir? L’aver dato voce a uno dei protagonisti di True Detective o al cattivissimo Viggo Mortensen, nonché la voce di audolibri per Emons come per esempio tre atti e due tempi di Giorgio Faletti. E, chissà, forse è un appassionato del genere…
E poi Donato Carrisi, Gianrico Carofiglio, Andrea Vitali, Matteo Strukul, Marcello Simoni, Massimo Carlotto, Maurizio De Giovanni… tra le poche presenze femminili la milanese Erica Arosio.
E a proposito di milanesi, se gli scrittori latitano, non mancano i giornalisti/scrittori: Gianluca Ferraris, Piero Colaprico a cui si aggiungono Carlo Bonini, Carlo Lucarelli, Fabrizio Roncone che, moderati da Gaetano Savatteri e Barbara Sorrentini, parteciperanno a un incontro su giornalismo e scrittura, interrogandosi sul ruolo dei cronisti e sulla loro capacità di raccontare e leggere la realtà.
E che non si dica che Milano si è “scippata” anche questa manifestazione – Libriful, la telenovela tra Salone del libro di Torino e Tempo di Libri, docet – perché a guardare il programma ad avere avuto la meglio è Como.
Se non sapevate cosa fare durante e dopo l’Immacolata (e Sant’Ambrogio, per noi meneghini), adesso un programma lo avete! Nero, nerissimo.
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