Il vicolo cieco – Seth Godin

Il vicolo cieco – Seth Godin

Settembre è il vero inizio dell’anno. E come ogni inizio che si rispetti si fanno dei buoni propositi: ci si ripromette di andare in palestra, di mangiare meglio, di riposare di più… Si fa il punto su ciò che si sta facendo e si ragiona sui progetti per il futuro.

Alle volte, però, più che da qualcosa da cui partire c’è qualcosa da cui ripartire. E non sempre è un progetto che sta funzionando, né qualcosa che ci rende felici. Alle volte è un lavoro che non decolla, un piano A che stenta a prendere corpo. Un corso di studi che ci sta deludendo. E la domanda, l’unica che ci assilla davvero è: insisto o mollo?

Nella società di oggi chi molla è perduto ed è un perdente. Perché si dice che “chi vince, non ha mai mollato”. Ma siamo davvero sicuri sia così? Non è forse più importante saper discernere tra le imprese che vale la pena portare avanti e quelle che invece andrebbero abbandonate perché altrimenti ci trascinerebbero a fondo?

Semplificando, i casi sono due: o stai percorrendo davvero la tua strada e devi mettercela tutta per superare il “fossato” – così l’autore chiama il tratto più difficile da percorrere per raggiungere il proprio obiettivo – oppure non ce la stai facendo perché quella, in realtà, non è la strada giusta per te e devi mollare. Ma lo devi fare nel modo giusto.

Prima di tutto è una questione di tempismo. Bisogna mollare presto, per non essere annientati dalla sconfitta. E si deve imparare a rifocalizzarsi cioè a incanalare le proprie energie da un’altra parte. L’obiettivo? Parrebbe semplice: mollare i progetti sbagliati, perseverare in quelli giusti. Il problema è riuscire a discriminarli. Quindi, come sempre, saper scegliere il meglio per sé significa, prima di tutto, sapere chi siamo.

Ecco un libro brevissimo su un argomento davvero decisivo: dire basta. Perché anche il fallimento richiede una strategia.

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