Il dilemma dello sconosciuto – Malcolm Gladwell

Il dilemma dello sconosciuto – Malcolm Gladwell

Sandra Bland è una studentessa. Si è laureata con successo e sta decidendo che cosa fare del proprio futuro. È una donna di grande carisma, suona, si occupa di volontariato, ha un canale su YouTube in cui fa video motivazionali.

Un giorno, mentre sta tornando in auto da un colloquio di lavoro, un’auto della polizia la ferma: non ha segnalato con la freccia lo spostamento di corsia. Lei ascolta il poliziotto e si accende una sigaretta, lui le intima di spegnerla e le ordina di scendere dall’auto. Ne nasce un violento battibecco, Bland non vuole uscire dall’auto, il poliziotto insiste. Chiama rinforzi. L’arrestano.

Sandra Bland viene messa in prigione. Al terzo giorno la trovano impiccata nella sua cella. La questione è drammatica ma lo diviene ancor di più se aggiungiamo che lei era afroamericana e il poliziotto che l’ha arrestata è un bianco.

Malcolm Gladwell si interroga sul perché di un fatto come questo (tristemente ce n’è ben più d’uno), rendendosi conto che spesso tali questioni vengono osservate o da una distanza troppo ravvicinata o troppo da lontano. In tutti i casi il punto di vista falsa l’interpretazione della situazione.

Il fatto è che si tratta di un grave problema di comunicazione che può avere conseguenze nefaste. E sappiamo tutti quanto sia già difficile farsi comprendere dalle persone che abbiamo intorno tutti i giorni – amici, parenti, colleghi di lavoro – e non a caso le guerre più sanguinose di solito vengono combattute proprio tra Stati confinanti!

E qui la questione si fa più annosa: si tratta di comunicare con qualcuno che è diverso, altro da noi, quindi “sconosciuto”. Ne abbiamo bisogno, perché per vivere nel mondo dobbiamo farci capire da tutti e interagire con molti, ma nella maggior parte dei casi non ci riusciamo.

Il primo dato di fatto è che quando ci troviamo di fronte a uno sconosciuto non abbiamo le competenze per relazionarci e, peggio ancora, scattano dei meccanismi che ignoriamo e peggiorano le cose. E qui c’entrano gli stereotipi e i preconcetti.

Il vero dilemma che dà il titolo al libro è che riusciamo a capire più cose di uno sconosciuto non incontrandolo, piuttosto che trovandocelo di fronte. E da qui un altro dilemma: come mai non siamo capaci di capire se uno sconosciuto sta mentendo o no?

Leggendo scoprirete quali errori tendiamo a fare e perché li compiamo. Scoprirete che nella maggior parte dei casi diamo colpa all’altro perché siamo ciechi, ci mancano un mucchio di elementi preziosi per vedere la situazione nel dettaglio.

Leggendo imparerete molto sulle relazioni e sulla comunicazione ma, soprattutto, imparerete qualcosa di più su voi stessi.

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