L’assassino qualcosa lascia

L’assassino qualcosa lascia

Quando la signora Peressi fu prelevata dal suo appartamento per essere accompagnata in Questura, Torino era stata spazzata da un vento freddo e teso che aveva lasciato il cielo azzurrissimo e qualche nuvola sfilacciata.
« Proprio come nell’olio del Bellotto » osservò tra sé.
Alma Peressi il lavoro del Bellotto lo conosceva bene. Aveva infatti promosso per il suo circolo Lyons una giornata di studi sulle vedute del Canaletto.
« Che del Bellotto era lo zio, appunto » mormorò, piano.
Il fiato si condensò sul vetro freddo di una delle grandi finestre che davano sulla città ancora addormentata. Sospirò, accese un’altra sigaretta e decise di abbandonare la postazione di vigilanza per tornare nella stanza, dove la valigia, dal contenuto a lungo ponderato, aspettava aperta sul letto. Si trattava del piccolo trolley compatto che utilizzava per i brevi viaggi aerei e che lei amava portare ben attaccato al fianco, in modo da incedere diritta e composta. Alma Peressi non era certo donna che, per evitare nostalgie del proprio guardaroba, transitasse poco elegantemente negli atri degli aeroporti trascinando voluminose valigie. Lei era una signora, aveva un suo stile, discreto, appunto.
A mezzogiorno, non avendo visto anima viva, concluse in cuor suo che la cosa fosse stata rimandata al giorno successivo e decise di telefonare alla Cicci.
« Ciao cara, ancora non sono venuti, normalmente dovrebbero presentarsi al mattino, anche prima dell’alba, ti tirano giù dal letto, giusto il tempo per una stentata pipì ».
« Oh tesoro! Calma! Prendi venti gocce e fatti un bagno caldo, anche le parole crociate aiutano, sai? Vedrai che non verranno… Un bel bagno caldo, meglio con sale grosso, et voilà! »
« Et voilà un corno, verranno, eccome! Bisogna solo aspettare, vorrei facessero in fretta, è come con il dente o con il feto, prima lo levi e meglio è! »
« Il feto? »
« Sì, si fa per dire ».
« Capisco, ma non essere così drammatica, e poi tu non hai colpa ».
« Io ho colpa. Per aver tollerato, finto di non vedere! »

L’assassino qualcosa lascia, Rosa Mogliasso, Salani, p. 281 (14,50 euro)

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