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Rendiamolo buono (e pure bello)

Inauguro l’anno nuovo con un grazie” e una parola, anzi, un verbo. 

No, nessun proposito per l’anno nuovo. Quelli li ho fatti (e di sicuro disattesi) il primo di settembre. Semmai si tratta di un piccolo appunto a metà del percorso.

La parola d’ordine del 2016? È un verbo: scegliere. Non lamentarsi delle cose che non ci piacciono ma scegliere il meglio. E pure suggerirlo. E parlarne. E farlo girare. Il meglio.

Cibo buono, vino buono, compagnia buona, parole buone (cioè, se non esatte, quasi esatte), libri buoni, film buoni, musica buona… e se proprio siete in vena, fatevi anche una opinione del resto e dite perché, per voi, buono non è.

Penso che lagnarsi del peggio sia inutile, accanirsi con il peggio stancante, selezionare ciò che vale (anche se faticoso) sia costruttivo e renda il pianeta più vivibile.

No, non credo che un agglomerato di cellule bipede possa fare la differenza ma sono certa che più agglomerati siano capaci di grandi magie. E, comunque vada, scegliere il meglio è un viaggio che vale la pena intraprendere.

P.S. A voi che passate di qui, a voi che leggete e commentate e condividete: siete il bello di BookBlister. Grazie! Uno speciale a chi vedete in questo elenco perché, davvero, si è speso e c’è stato, sempre.

Blister commentatori

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21 comments

Giusy 01/01/2016 at 22:58

Mi piace scegliere il bello

Chiara Beretta Mazzotta 03/01/2016 at 15:24

Ah sì, Giusy! È una splendida fatica 😉

Sandro jr 02/01/2016 at 01:34

Mi piace l’idea di sostituire i buoni propositi (che non ho mai fatto) con una parola d’ordine. E dal momento che le parole sono importanti, la superficialità non è ammessa.
Sandro

Chiara Beretta Mazzotta 02/01/2016 at 01:38

Le parole sono importanti. Sandro, sì!

Marco Amato 02/01/2016 at 11:14

Oh che bello, Chiara. Il verbo scegliere. Il verbo che la maggior parte degli uomini ignora, ma che in realtà contraddistingue quel che siamo oggi attimo dopo attimo.

Da quando nasciamo siamo chiamati a scegliere in uno sliding doors continuo. E se ci riflettiamo quello che segna di più la nostra vita non sono le scelte corrette, ma quelle errate.

Perché paradossalmente, man mano che la vita scorre, e si sceglie, le possibilità di scelta diminuiscono.

Un ragazzo che sceglie un professionale anziché un liceo, una facoltà universitaria anziché un’altra, compie delle scelte iniziali che incanalano e solcano un percorso dal quale successivamente è quasi impossibile cambiare. Tutto ciò che facciamo nelle scelte consapevoli e in quelle inconsapevoli che come un vento ci trasportano,
determina le minori scelte future. E spesso occorre una forza alla Alfieri, in cui per poter scegliere ancora e mutare il proprio destino, viene chiamata in causa la determinazione di un volli, e volli sempre e fortissimamente volli.

Però in fondo, tutto questo, è estremamente meraviglioso, perché tutto il crogiolo dell’esperienza crea quel che siamo, quasi a determinare il nostro scenario di vita.
Quindi scegliere per diamine! Sì, in questo 2016, scegliamo bene.

P.s. Stupito d’essere entrato nella top five di Bookblister. Fra l’altro negli ultimi mesi, causa nuova attività imprenditoriale, sono stato assente dal blogging. Non pensavo d’aver commentato così tanto… vuol dire che Bookblister tira fuori qualcosa di me… e spero non sia il peggio 😀

Barbara 03/01/2016 at 14:13

Sliding doors…uno dei film che più mi fa pensare (ma alla fine lei morirà anche nella seconda scelta??!)
Sono convinta comunque che, oltre alla scelta primaria, ci sia anche una seconda possibilità. Il problema è accorgersene.

Chiara Beretta Mazzotta 03/01/2016 at 15:16

Ci vogliono occhi buoni per vedere certe cose 😉

pornoscintille 02/01/2016 at 14:49

Sottoscrivo in toto!

Sandro jr 02/01/2016 at 17:03

La parola d’ordine che adotto per il 2016 è: “attenzione”. A ogni parola, nota, scelta. Ad alcune persone. A me stesso.

Chiara Beretta Mazzotta 02/01/2016 at 17:11

Mi piace.

aldo 02/01/2016 at 21:06

Azz… Va bene non entrare nella cinquina del Scerbanenco, ma in quella di Bookblister ci contavo proprio! 🙂 Complimenti ai primi, in effetti sono il meglio. Baci agli uomini e una stretta alle donne.

Marco Amato 03/01/2016 at 09:46

Ah allora chi commenta è perché non scrive. A saperle prima certe cose…

Barbara 03/01/2016 at 14:15

In effetti, sono in ritardo nei commenti da quando devo scrivere sul blog… 😛

Marco Amato 03/01/2016 at 11:38

ah ecco, erano le review. 😀
Ma sta attenta te, che quest’anno ti ritocca, torno alla carica in valutazione, ma con qualcosa di molto diverso. 😉

Chiara Beretta Mazzotta 03/01/2016 at 15:15

Son minacce piacevoli queste 😉

Barbara 03/01/2016 at 14:22

Sorpresa di essere nella Top Five! (anche se comunque in testa c’è sandra/sandraellery con 216 commenti totali, immagino sia questione di diversa login).
La parola “scegliere” mi piace, “scegliere il meglio” mi piace ancora di più.
Il 2015 mi ha insegnato a “scegliere me stessa”. Troppo spesso ho scelto gli altri, le richieste di altri, le esigenze di altri, le priorità di altri, le occasioni di altri. Altri che poi, quand’è ora, si dileguano. Nel 2016 scelgo prima me! “Meglio” di così! 😀

Chiara Beretta Mazzotta 03/01/2016 at 15:17

Quoto e applaudo 😉
Sì Super Sandra svetta sul podio!

El cugino especialista del Parente che... 03/01/2016 at 16:00

Poteva l’anno cominciare meglio?

No! 😀 😀 😀

Grazieeeee! 🙂

sandra 03/01/2016 at 22:13

Sarei prima se non avessi commentato un po’ con sandra e un po’ con sandraellery, Ah Chiara, per te mi sdoppio persino. O ho uno sdoppiamento della personalità? Mah. Scegliere, WOW, scelgo di partecipare attivamente a bookblister, perché c’è gente in gamba e ho trovato grandi amici, li vedo persino tra i commentatori top, pensa te! Scelgo di lasciare fuori dal 2016 la lagna inutile, giusto, scelgo un sacco di cose belle, ce ne sono tante, davvero, in ogni campo, basta l’inattività.
PS. Marco, ho un blog e commento tanto, sono una donna, non sono una Sandra, sono ben due!! 😀 loveeee a tutti, euforia capodannesca ancora in circolo.

aldo 04/01/2016 at 12:15

che sollievo sapere che sei una e bina! 🙂 Posso dire cose sconvenienti ad entrambe!

aldo 04/01/2016 at 12:15

ad, soprattutto ad

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