Libri a Colacione 3 marzo 2018

Libri a Colacione 3 marzo 2018

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica dei libri di Tutto Esaurito su Radio 105! Ecco i BookBlister consigli della settimana: L’arte di ricordare tutto di Joshua Foer e Svegliare i leoni di Ayelet Gundar-Goshen.


Vuoi ascoltare la puntata? Ecco il podcast!


L’ARTE DI RICORDARE TUTTO
di Joshua Foer, traduzione di Elisabetta Valdrè, Longanesi, pagine 343 anche in ebook

L’arte di ricordare tutto di Joshua Foer

Abbiamo tutti la sensazione di doverci ricordare sempre troppe cose… e le chiavi di casa, quando servono non saltano fuori mai!

Quaranta giorni. È il tempo che ciascuno di noi spreca in media ogni anno per rimediare a ciò che dimentica: per andare a recuperare le chiavi di casa o per rintracciare informazioni importanti.

Abbiamo sistemi per memorizzare i dati. File, applicazioni, strumenti… i numeri di telefono, per dire, non dobbiamo certo impararli a memoria. Quindi dovremmo essere aiutati, ma è davvero un aiuto non dover ricordare certe informazioni?

A me sembra che ogni giorno che passa, le cose da ricordare aumentino: più nomi, più password, più appuntamenti (…) la nostra cultura ci bombarda di nuove informazioni, eppure il cervello ne conserva una percentuale irrisoria.

La memoria è un dono che possediamo tutti – c’è chi è ovviamente più bravo a recuperare le informazioni che ha immagazzinato – e tutti possiamo adoperarla ma, nella maggior parte dei casi, ignoriamo completamente le potenzialità di questo strumento.

Che cosa ha significato per l’individuo e per la società il passaggio da una cultura fondata sulla memoria interna a una cultura basata sulle memorie immagazzinate al di fuori dal cervello?

E Joshua Foer (sì, se vi ricorda quel Foer siete sulla giusta strada, perché è suo fratello) della memoria è un vero campione (e i campionati americani di memoria li ha vinti sul serio) e in questo saggio svelandoci quali siano i meccanismi per immagazzinare con maggiore efficacia il più alto numero di informazioni, in realtà, ci racconta la storia di come gli esseri umani abbiano mantenuto la memoria delle cose.

Se l’esperienza è davvero la somma dei nostri ricordi e la saggezza e la somma delle esperienze, avere una memoria efficiente significa non solo conoscere meglio il mondo, ma anche se stessi.

Dai racconti orali passando per i libri – che sono sempre stati il più potente hard disk esterno di dati – ecco come funziona il nostro di hard disk.

C’è spazio anche per moltissime curiosità e altrettanti dubbi perché, in realtà, scienziati e studiosi ancora ignorano moltissimi aspetti del funzionamento della nostra memoria (e del nostro cervello). Quindi imparerete tanti trucchi, scoprirete tanti aneddoti… e di questo libro non ve ne dimenticherete!

SVEGLIARE I LEONI
di Ayelet Gundar-Goshen, traduzione di Ofra Bannet e Raffaella Scardi, Giuntina, pagine 318 anche in ebook

Svegliare i leoni di Ayelet Gundar-Goshen

“Stava giusto pensando di non aver mai visto una luna più bella, quando ha investito l’uomo” comincia così questa storia il cui protagonista è un neurochirurgo, il dottor Eitan Green, sposato con Liat e padre di due figli.

Ed è un uomo tutto d’un pezzo Eitan, una persona onesta. E, infatti, non ha assecondato le pressioni e i giochetti di potere del suo capo e ha per questo motivo perso il posto al grande ospedale di Tel Aviv ed è stato spostato in un minuscolo centro sanitario nel deserto del Negev, nella cittadina di Beer Sheva. Un posto che detesta.

Ed è proprio da qui che sta tornando, stanco dopo l’ennesimo turno di lavoro alla guida della sua jeep rossa, quando investe un uomo: è notte, la velocità era troppo sostenuta e l’impatto è stato notevole. La vittima – un sudanese? Un eritreo? – è in gravissime condizioni e il dottor Eitan prende la decisione sbagliata: scappa.

Qualcuno però lo ha visto, si tratta della moglie dell’uomo che è stato ucciso che dopo l’incidente si presenterà a casa del medico con il portafoglio del marito. La donna comincerà a ricattarlo: non chiederà soldi però, chiederà cure.

Questo è il suo secondo romanzo della scrittrice israeliana Ayelet Gundar-Goshen, classe ’82, docente di psicologia all’università di Tel Aviv. È un romanzo che, oltre a una buona storia – originale e ben raccontata grazie a personaggi che hanno cervelli e cuori che funzionano – e affronta un tema difficile e poco “frequentato”: l’immigrazione Eritrea in Israele.

Ti sei innamorato di un libro? Condividilo e raccontami perché è speciale e diventerà il prossimo BookBlister consiglio della settimana! Manda una mail a info@bookblister.com

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4 Comments

  • Ehilà, un altro di Giuntina!

    • Sta diventando una (bella) abitudine! 😉

  • Uh, torno perché il nome dell’autrice mi diceva ben qualcosa, sì ha scritto lo stupendo Una notte soltanto Markowitch il libro più bello che ho letto nel 2017, e io leggo tanto eh. Inizio un po’ difficile ma poi poesia pura
    mi fu consigliato a Torino da Shulim Vogelman, dunque questo lo prendo a Tempo di libri.

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