Libri a Colacione Summer Book 23 giugno 2018

Libri a Colacione Summer Book 23 giugno 2018

Per chi è in viaggio e per chi resta in città, ecco i Libri a Colacione di Radio 105 in versione estiva! Questa settimana: Orrore di Pietro Grossi e Homo Deus di Yuval Noah Harari.


Preferisci ascoltare? Ecco il podcast!


ORRORE
di Pietro Grossi, Feltrinelli, pagine 139, anche in ebook

ORRORE di Pietro Grossi, Feltrinelli

Il protagonista di questa storia ci racconta (in realtà lo sta raccontando a suo figlio) di quattro amici che non si vedono da un po’ di tempo.

Il protagonista e sua moglie vivono a New York, hanno da poco avuto un bambino. E sono in Italia per le vacanze di Natele. Ma ecco che Diego e Lidia, gli raccontano una storia, una storia strana.

Stavano per lasciare la casa che affittavano in campagna e vicino a questa c’è una casetta abbandonata. Quella sulla quale tante volte hanno fantasticato, che avrebbero volentieri comprato e ristrutturato… e la sera prima di andarsene Diego, spinto dalla curiosità si introduce nella casa.

C’è sporco, cose ammassate e abbandonate, polvere ovunque… no, non ovunque. I accorge infatti che c’è un tavolo, lindo, sopra questo tavolo un giornale e una tazza di caffè che sembra stata usata da poco. Alcuni punti della casa sono puliti, pulitissimi e spiccano in tutta quella sporcizia. C’è un disegno sul frigo, il disegno di un bambino. Al piano di sopra, nel bagno, ci sono forniture ospedaliere, forse cose necessarie per delle trasfusioni e della soda caustica…

E poi ci sono loro. Le maschere. Una al piano terra e una al piano di sopra. Inquietanti, demoniache.

Sembra una di quelle storie dell’orrore che racconti davanti al fuoco. E resterebbe tale se Diego e Lidia non mostrassero ai loro amici le foto di questa casa abbandonata. E così ecco che il mistero piomba prepotente nella vita del protagonista.

È uno scrittore lui e non può che farsi affascinare da questa storia. Non può non avere il desiderio di saperne di più. Ed è per questo che deciderà di rimanere per fare delle ricerche. Ed è così che aprirà la porta dell’orrore.

Pietro Grossi sceglie l’horror per dare corpo alle inquietudini esistenziali del protagonista e raccontare gli angoli bui che abitano in ciascuno di noi. Alcuni polverosi, alcuni apparentemente limpidi, altri caustici e deleteri.

HOMO DEUS. BREVE STORIA DEL FUTURO
di Yuval Noah Harari, traduzione di Marco Piani, Bompiani, pagine 672, anche in ebook

HOMO DEUS. BREVE STORIA DEL FUTURO di Yuval Noah Harari, traduzione di Marco Piani, Bompiani,

Oggi non abbiamo meno paura di morire per le pestilenze e in effetti Ebola e SARS non sono nulla al confronto della peste. Non abbiamo pura di morire di fame e le carestie, se vogliamo, sono nella maggior parte dei casi “politiche” politiche non semplicemente dovute al clima o ai cataclismi. Le guerre ci sono ma anche queste hanno assunto forme ben diverse. C’è insomma più probabilità di morire per sovra nutrizione e per l’eccesso di zuccheri che per il contrario… perlomeno da questa parte del globo.

Da qualche decennio siamo riusciti a tenere sotto controllo carestie, pestilenze e guerre. Di sicuro Di sicuro questi problemi non hanno ancora trovato una soluzione definitiva, ma da incomprensibili e incontrollabili forze della natura sono stati trasformati in sfide che possono essere affrontate.

 Dobbiamo però prepararci a minacce ben diverse, perché diversi sono i rischi che incombono sul nostro domani. Miglioriamo, progrediamo. Abbiamo tecnologia, intelligenza artificiale, robotica, ingegneria genetica… Non inseguiamo semplicemente la felicità, crediamo di avere il diritto alla felicità; vogliamo essere immortali; di più: vogliamo essere divini! Sembra insomma che l’essere umano aspiri a trasformarsi da Homo Sapiens in Homo Deus. Ma qual è il prezzo?

Harari per darci delle risposte e per proiettare nel nostro immaginario qualche incubo sul futuro, fa una bella camminata nel passato e ci racconta l’uomo e la sua evoluzione, e soprattutto l’evoluzione della conoscenza. Si passa così dall’antico Egitto ai giorni nostri, osservando le tappe che hanno segnato l’evoluzione della nostra specie: l’uomo che diventa stanziale e usa gli altri animali per i propri scopi e bisogni. L’uomo che domina i propri simili, l’uomo che cerca di dominare il reale attraverso la narrazione della realtà.

Che cosa accadrà alla società, alla politica e alla vita quotidiana quando algoritmi non coscienti ma dotati di grande intelligenza ci conosceranno più a fondo di quanto noi conosciamo noi stessi?

Oggi dobbiamo soprattutto ragionare sugli algoritmi. Un algoritmo non è un semplice metodo di calcolo ma è uno strumento per prendere decisioni, risolvere problemi e svolgere determinate funzioni. Il guaio è che gli algoritmi moderni funzionano attraverso pensieri, sensazioni ed emozioni e attraverso questi controllano la realtà, gli esseri animali e anche gli esseri umani.

Siamo, secondo questo giovane storico, nell’era del datismo. Cioè quella in cui il dato è al centro del nostro mondo. Il guaio è che l’essere umano non è in grado di gestire i massicci flussi di dati e non è neppure infallibile (né instancabile). Mentre la macchina sì. L’uomo ha una coscienza, la macchina no. Ma cosa conta di più nell’era del datismo: l’intelligenza o la coscienza?

Questo significa che stiamo costruendo una società in cui la nostra esperienza e le nostre riflessioni diverranno del tutto superflue. In cui l’essere umano diventerà superfluo. Si legge come un thriller ma è la realtà.

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