La regina degli scacchi – Walter Tevis

La regina degli scacchi – Walter Tevis

È solo una bambina di otto anni Beth Harmon ma se la deve vedere presto con il dolore perché, a causa di un incidente automobilistico, ha perso i genitori. Ed è forse ancora più dura per una come lei: chiusa, silenziosa, timida, sempre sulle sue…

Arriva così in un orfanotrofio. Qui i bambini vengono curati ma anche sedati con dei calmanti che per Beth diventano presto una medicina preziosa per affrontare le notti e i propri demoni.

Nonostante sia la più piccola, è la prima della classe, ed essendo una allieva modello ha spesso il privilegio di andare nel seminterrato a pulire le cimose (cioè la stoffa usata per cancellare le lavagne) ed ecco che qui un giorno incontra il custode, il signor Shaibel.

Questa specie di gigante burbero se ne sta seduto a fissare una scacchiera in attesa di compiere la prossima mossa. Beth è molto curiosa di quel gioco che non conosce e, nonostante le resistenze dell’uomo, comincia a farsi insegnare quelli che scoprirà essere gli scacchi.

La vera sorpresa, in realtà, è per il signor Shaibel che presto si accorge che Beth è un vero portento. Ma è davvero difficile per una bambina, per una donna, mettere i piedi i un campo considerato a quell’epoca ad esclusivo appannaggio per i maschi.

Perché? Si riteneva che le donne non potessero stare zitte durante la partita, che non potessero neppure concentrarsi tanto a lungo, né sperare di avere delle intuizioni di gioco necessarie a mettere i salvo i propri pezzi. Ma Beth è speciale, per lei contano solo gli scacchi, nessuna sciocca teoria potrebbe fermarla.

Il genio, però, va spesso a braccetto con le ombre. Beth deve fare i conti con un passato che la porta a primeggiare, che la rende insicura e dipendente dall’alcol e dalle sostanze. Un grande romanzo di Walter Tevis, scrittore e sceneggiatore di film come Lo spaccone e Il colore dei soldi che ancora una racconta quanto sia complesso gestire il talento.

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