Se ve le siete fatte sfuggire, ecco una piccola lista di chicche da non perdere. Da leggere, rileggere e, soprattutto, da regalare. L’ALLEGRA APOCALISSE di Arto Paasilinna, traduzione di Nicola Rainò, Iperborea, p. 320 Siamo Leggi l'articolo
VOLTAPAGINA Se mi chiami mollo tutto… però chiamami, Albert Espinosa, traduzione di Patrizia Spinato, Salani, p. 188 (13,50 euro) anche in ebook “Quando passi anni cercando di rassegnarti al fatto che la vita è quello che ti succede, Leggi l'articolo
Di regola Ed Hartlepool non apriva mai le lettere, a meno che non fossero inviti. Questi ultimi, una volta aperti, restavano sul caminetto contrassegnati da una spunta o da una crocetta, a seconda che avesse Leggi l'articolo
Quando il nome dell’autore è quello di un personaggio famoso c’è spesso poco di cui fidarsi… qualche eccezione esiste?Leggi l'articolo
E per gli Scelti da voi, ecco la recensione di Manuela Tonin che ci racconta di un grande classico per gli amanti dei romanzi d’amore. È un libro pubblicato diversi anni fa (ne hanno fatto Leggi l'articolo
VOLTAPAGINA Nel nome dello zio, Stefano Piedimonte, Guanda, p. 249 (16,00 euro) anche in ebook Lo Zio è un boss. Il suo regno sono i Quartieri Spagnoli di Napoli. La sua agenda è piuttosto fitta “riunioni con i suoi Leggi l'articolo
E per gli Scelti da voi, grazie alla recensione di Micol Sacco. Sorrise. Era felice. Pensò: ti ho insegnato come trema la pelle quando nasce l’amore. Due settimane più tardi Maurizio lasciò Luca, dicendogli Leggi l'articolo
VOLTAPAGINA Il mio regalo sei tu, Sarah Spinazzola, Marcos Y Marcos, p. 288 (16,00 euro) In una Milano frenetica, fotografata ai tempi del Millennium Bug, incontriamo Lidia: 18 anni, madre sgobbona e padre assente. Inesistente, in realtà, perché Leggi l'articolo
E per gli Scelti da voi, grazie ad Andrea Campagnoli per la sua recensione. Bisognerebbe immaginarsela una casa larga poco più di un metro, una sorta di triangolo alto forse dieci. Quattordici metri quadrati in Leggi l'articolo
Un autore che si rispetti deve essere piuttosto crudele con i propri personaggi, ché la felicità è una gioia da vivere ma una noia da leggere. E Sante Bandirali buono non è, narrativamente parlando s’intende. E Leggi l'articolo